E’ di questi giorni una notizia che, se non fosse drammatica per i romani, sarebbe quasi comica: la sindaca Virginia Raggi ha infatti deciso di multare AMA per i disservizi nel servizio di pulizia della città, per un importo di ben 5 milioni di euro per l’anno 2019. Il fatto in sé, come qualsiasi romano può testimoniare, sarebbe più che sacrosanto, se non fosse che il Comune di Roma è socio unico di AMA, quindi in pratica si è multato da solo, con l’aggravante che noi romani, oltre a subire un pesante disservizio, dovremo dividerci questa multa e pagarla di tasca nostra.

Il prossimo anno, infatti, la TARI sarà maggiorata nelle nostre bollette del 4%, proprio per coprire questa multa, oltre ad altri 100 milioni di crediti dovuti a bollette non pagate e dichiarate definitivamente inesigibili, nonostante “dal portale di Agenzia Entrate riscossione è possibile individuare le partite iscritte e i singoli creditori” e dunque i soldi sono “potenzialmente riscuotibili” (come si legge nel Piano economico finanziario di AMA del 2020).

Dunque i cittadini onesti pagheranno di più perché AMA non è in grado di riscuotere bollette arretrate e non assicura un servizio adeguato alla città: oltre al danno, la beffa. Tutto questo mentre, sempre in questi giorni, nel IV municipio si torna indietro sulla raccolta porta a porta e Legambiente afferma che sul piano rifiuti è “impossibile fare di peggio” di questa amministrazione.

Un fallimento totale, da attribuire in toto alla sindaca: in una città complicata come Roma, infatti, come si può pensare di rimanere più di un anno e mezzo senza assessore ai rifiuti o cambiare i vertici dell’AMA 6 volte (sei!) in nemmeno 4 anni?!
Più che multare l’AMA, dunque, la Raggi dovrebbe multare se stessa, chiedere scusa ai romani ed ammettere il proprio fallimento.

Foto dal sito de “Il Messaggero”

Una risposta

  1. Le responsabilita’ personali della Raggi ci sono tutte nel momento in cui, tra l’altro, decide di non ascoltare nessuno sul problema rifiuti, neppure i Presidenti dei Minicipi schierati in prima linea. Ma credo che il complesso tema rifiuti abbia radici storiche profonde e NESSUNA della forze politiche presenti in Campidoglio è immune da gravi colpe. Chi ha fatto e sbagliato tanto ma anche chi è stato immobile ed inerte difronte all’ inesorabile declino

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